Storie della crisi ecologica. L’ambiente tra immaginazione, creatività e linguaggi
Le crisi congiunte di ambiente e società, segnate da catastrofi improvvise quali terremoti e uragani, e da fenomeni di “violenza lenta” come le contaminazioni dei paesaggi e dei luoghi di lavoro, hanno evidenziato che i problemi ecologici non investono semplicemente la “natura”, intesa come insieme di sistemi e cicli bio-geo-chimici, ma anche le società umane. La crisi ecologica è cioè anche una crisi sociale i cui danni si riverberano in modo differente, spesso acuendo le diseguaglianze e i conflitti. Ciò equivale anche a dire che la crisi ecologica è espressione diretta di una crisi culturale, dovuta a una visione troppo rigidamente antropocentrica che impedisce di percepire le relazioni tra tutti questi fenomeni.
Questa consapevolezza è alla radice dello sviluppo delle environmental humanities, un campo di studi ampio e in rapida crescita, il cui statuto transdisciplinare mette in luce come una riflessione sulle ecologie della nostra vita investa la cultura umanistica nel suo insieme, e non solo la comunità scientifica stricto sensu. Nello scenario complessivo delle environmental humanities, l’ecocriticism è una critica letteraria nata dall’intersezione di letteratura, ecologia ed etica ambientale che intende promuovere un nuovo modello di “umanesimo” in cui le istanze della natura e quelle della cultura possono essere messe criticamente in relazione. Muovendosi in questo orizzonte, i cinque saggi del cluster “Storie della crisi ecologica” si propongono di riflettere sul modo in cui le rappresentazioni dell’ambiente interagiscano con le immagini culturali che le società evolute hanno del nostro rapporto con la natura non umana.
Sommario
Introduzione al cluster di saggi «Storie della crisi ecologica» Serenella Iovino e Alberto Baracco
p. 7-9 leggi
Utili strumenti per pensare l’impensabile. Le environmental humanities e i racconti della crisi ecologica Serenella Iovino
Il pensiero ecocritico nel cinema d’animazione giapponese. Il caso Chihiro Alberto Baracco
Paesaggio fragile. Fiumi e dighe nella letteratura russa sovietica e post-sovietica Nadia Caprioglio
Nature, nation et histoire au pays du « développement » : les versions environnementales du passé brésilien Antoine Acker
I piaceri della TAV Luca Bugnone
Altri articoli
Redefining higher education for sustainability. Strategies, barriers and practices Silvia Aru, Cristina Capineri, Angelo Riccaboni
(Dis)valore dell’istruzione e fragilità territoriali emergenti. Il caso della Valle Sabbia Valerio Corradi
Rendere sensibile, rendere visibile. Le pratiche artistiche tra confini territoriali e disciplinari Stefania Crobe
Il crowdfunding per lo sviluppo sostenibile Elena Pagliarino, Andrea Pronti
Recensione
La sentinella globale. I campi elettromagnetici del MUOS di Niscemi e i loro effetti A cura di Gianni Mattioli
p.147-153 leggi
Culture della Sostenibilità 20/2017 – ISBN 9788885313583 – ISSN (print) 1972-5817 – (online) 1973-2511